Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'invito del
Prof. Giuseppe Manzoni di Chiosca:
TESTIMONI DELLA STORIA – EUROPA 2000
Eroismo, storia e letteratura
EUGENIO CORTI: UN GRANDE SCRITTORE LOMBARDO
Dalla Campagna di Russia ai giorni nostri
GIOVEDI’ 10 DICEMBRE 2009 – Sala Conferenze di PALAZZO REALE - MILANO
MATTINA (ore 10 – 12,30)
- Stefano Di Martino, vicepresidente del Consiglio Comunale di Milano e presidente del Convegno: introduzione e direzione lavori
- Luciano Garibaldi, direttore de I TESTIMONI DELLA STORIA e coordinatore del Convegno: introduzione sui «Testimoni della Storia» e breve descrizione del programma della giornata
- Eugenio Corti: proiezione del filmato con il suo saluto e le sue risposte alle domande dell’intervistatore
- Michele Mardegan, consigliere comunale PDL: «Perché chiesi e ottenni l’Ambrogino d’Oro per Eugenio Corti»
- Paola Scaglione: «Perché decisi di scrivere un libro su Eugenio Corti»
- Francesco Righetti, presidente dell’ACIEC: «L’attività e gli scopi dell’Associazione Culturale Internazionale “Eugenio Corti”»
- Rossana Mondoni, insegnante di Lettere e vicedirettore de I TESTIMONI DELLA STORIA:«Il livello letterario dell’opera di Eugenio Corti»
- Nelson Cenci, delegato dell’Associazione Alpini di Milano: «Il sacrificio degli Alpini lombardi in Russia»
POMERIGGIO (ore 15 – 18)
- Sergio Pivetta, autore di “Una guerra da signori”: «Storia del CSIR e dell’ARMIR»
- Giancarlo Cioffi, presidente della sezione di Milano “Savoia Cavalleria” dell’A.N.A.C.: «La cavalleria nella Campagna di Russia nel ricordo di un testimone»
- Luciano Garibaldi: «La ritirata del Don»
- Ugo Finetti, scrittore e storico:«Memoria e oblio del comunismo in Italia a 20 anni dalla caduta del Muro di Berlino».
- Krzysztof Strzalka, Console generale di Polonia a Milano, scrittore e storico: «La tragedia di Katyn è più che mai attuale»
- Renzo Martinelli, regista: «Da Katyn a Porzus»
- Alberto Leoni, scrittore e storico: «Le Medaglie d’Oro italiane e in particolare lombarde sul fronte russo»
- Cesare Cavalleri, direttore dell’ARES: «Come fu che scoprii il grande talento letterario di Eugenio Corti. Breve storia dei suoi libri».
Eroismo, storia e letteratura
EUGENIO CORTI: UN GRANDE SCRITTORE LOMBARDO
Dalla Campagna di Russia ai giorni nostri
GIOVEDI’ 10 DICEMBRE 2009 – Sala Conferenze di PALAZZO REALE - MILANO
MATTINA (ore 10 – 12,30)
- Stefano Di Martino, vicepresidente del Consiglio Comunale di Milano e presidente del Convegno: introduzione e direzione lavori
- Luciano Garibaldi, direttore de I TESTIMONI DELLA STORIA e coordinatore del Convegno: introduzione sui «Testimoni della Storia» e breve descrizione del programma della giornata
- Eugenio Corti: proiezione del filmato con il suo saluto e le sue risposte alle domande dell’intervistatore
- Michele Mardegan, consigliere comunale PDL: «Perché chiesi e ottenni l’Ambrogino d’Oro per Eugenio Corti»
- Paola Scaglione: «Perché decisi di scrivere un libro su Eugenio Corti»
- Francesco Righetti, presidente dell’ACIEC: «L’attività e gli scopi dell’Associazione Culturale Internazionale “Eugenio Corti”»
- Rossana Mondoni, insegnante di Lettere e vicedirettore de I TESTIMONI DELLA STORIA:«Il livello letterario dell’opera di Eugenio Corti»
- Nelson Cenci, delegato dell’Associazione Alpini di Milano: «Il sacrificio degli Alpini lombardi in Russia»
POMERIGGIO (ore 15 – 18)
- Sergio Pivetta, autore di “Una guerra da signori”: «Storia del CSIR e dell’ARMIR»
- Giancarlo Cioffi, presidente della sezione di Milano “Savoia Cavalleria” dell’A.N.A.C.: «La cavalleria nella Campagna di Russia nel ricordo di un testimone»
- Luciano Garibaldi: «La ritirata del Don»
- Ugo Finetti, scrittore e storico:«Memoria e oblio del comunismo in Italia a 20 anni dalla caduta del Muro di Berlino».
- Krzysztof Strzalka, Console generale di Polonia a Milano, scrittore e storico: «La tragedia di Katyn è più che mai attuale»
- Renzo Martinelli, regista: «Da Katyn a Porzus»
- Alberto Leoni, scrittore e storico: «Le Medaglie d’Oro italiane e in particolare lombarde sul fronte russo»
- Cesare Cavalleri, direttore dell’ARES: «Come fu che scoprii il grande talento letterario di Eugenio Corti. Breve storia dei suoi libri».
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Un convegno, di una giornata, in onore di Eugenio Corti
MILANO. Eugenio Corti, l’autore de «Il cavallo rosso» e di altri celebri romanzi, è uno degli scrittori lombardi più amati nel mondo. In suo onore si terrà, giovedì 10 dicembre, a Palazzo Reale, una giornata di studi volta a spiegare le ragioni del successo di questo grande autore brianzolo ottantottenne e, al tempo stesso, a rievocare il sacrificio di migliaia di combattenti lombardi durante la Seconda Guerra Mondiale. Nella circostanza, scrittori, letterati e storici sono stati mobilitati dall’Associazione «Testimoni della Storia», facente parte del Centro Ricerche, Studi e Iniziative «Europa 2000», che, con il patrocinio e la collaborazione della presidenza del Consiglio Comunale di Milano, ha organizzato l’evento che avrà per titolo: «Eroismo, storia e letteratura. EUGENIO CORTI: UN GRANDE SCRITTORE LOMBARDO. Dalla Campagna di Russia ai giorni nostri».
Prenderanno parte ai lavori – presieduti e diretti da Stefano Di Martino, vicepresidente del Consiglio Comunale di Milano - scrittrici e docenti come Paola Scaglione, biografa di Corti, e Rossana Mondoni, insegnante e scrittrice; storici come Ugo Finetti, Alberto Leoni, Luciano Garibaldi; testimoni della storia come Nelson Cenci, Sergio Pivetta e Giancarlo Cioffi, ex combattenti ed esponenti di Associazioni d’Arma (Alpini e Cavalleria); personalità della cultura come Krzysztof Strzalka, console generale di Polonia a Milano, scrittore e storico, Renzo Martinelli, regista, Francesco Righetti, presidente dell’Associazione culturale internazionale «Eugenio Corti», Cesare Cavalleri, direttore di «Studi Cattolici» e della Casa editrice ARES che nel 1983 pubblicò per la prima volta «Il cavallo rosso», giunto oggi alla 24.a edizione e tradotto in otto lingue, tra cui il giapponese. Un libro che rappresenta uno dei più clamorosi eventi letterari del secolo appena trascorso, con varie riduzioni per le scuole (Mursia e Mondadori): una emozionante cavalcata nella storia dal 1940 agli Anni Settanta, con epicentro in Lombardia, Russia e Germania. Non è certo l’unico libro, anche se sicuramente il più «sofferto» (Corti impiegò undici anni a scriverlo), del grande scrittore brianzolo del quale non si possono non citare romanzi come «Catone l’Antico» e saggi storici come «Processo e morte di Stalin», «I più non ritornano» o «Gli ultimi soldati del Re». Ma – ai fini del convegno del 10 dicembre – è sicuramente il valido punto di partenza che consentirà ai relatori-storici di rievocare le vicende del CSIR e dell’ARMIR, il sacrificio degli Alpini lombardi in Russia, la carica di Isbucenski, la tragica ritirata del Don, la tragedia dei prigionieri italiani in URSS assassinati nei Gulag.
Un convegno, di una giornata, in onore di Eugenio Corti
MILANO. Eugenio Corti, l’autore de «Il cavallo rosso» e di altri celebri romanzi, è uno degli scrittori lombardi più amati nel mondo. In suo onore si terrà, giovedì 10 dicembre, a Palazzo Reale, una giornata di studi volta a spiegare le ragioni del successo di questo grande autore brianzolo ottantottenne e, al tempo stesso, a rievocare il sacrificio di migliaia di combattenti lombardi durante la Seconda Guerra Mondiale. Nella circostanza, scrittori, letterati e storici sono stati mobilitati dall’Associazione «Testimoni della Storia», facente parte del Centro Ricerche, Studi e Iniziative «Europa 2000», che, con il patrocinio e la collaborazione della presidenza del Consiglio Comunale di Milano, ha organizzato l’evento che avrà per titolo: «Eroismo, storia e letteratura. EUGENIO CORTI: UN GRANDE SCRITTORE LOMBARDO. Dalla Campagna di Russia ai giorni nostri».
Prenderanno parte ai lavori – presieduti e diretti da Stefano Di Martino, vicepresidente del Consiglio Comunale di Milano - scrittrici e docenti come Paola Scaglione, biografa di Corti, e Rossana Mondoni, insegnante e scrittrice; storici come Ugo Finetti, Alberto Leoni, Luciano Garibaldi; testimoni della storia come Nelson Cenci, Sergio Pivetta e Giancarlo Cioffi, ex combattenti ed esponenti di Associazioni d’Arma (Alpini e Cavalleria); personalità della cultura come Krzysztof Strzalka, console generale di Polonia a Milano, scrittore e storico, Renzo Martinelli, regista, Francesco Righetti, presidente dell’Associazione culturale internazionale «Eugenio Corti», Cesare Cavalleri, direttore di «Studi Cattolici» e della Casa editrice ARES che nel 1983 pubblicò per la prima volta «Il cavallo rosso», giunto oggi alla 24.a edizione e tradotto in otto lingue, tra cui il giapponese. Un libro che rappresenta uno dei più clamorosi eventi letterari del secolo appena trascorso, con varie riduzioni per le scuole (Mursia e Mondadori): una emozionante cavalcata nella storia dal 1940 agli Anni Settanta, con epicentro in Lombardia, Russia e Germania. Non è certo l’unico libro, anche se sicuramente il più «sofferto» (Corti impiegò undici anni a scriverlo), del grande scrittore brianzolo del quale non si possono non citare romanzi come «Catone l’Antico» e saggi storici come «Processo e morte di Stalin», «I più non ritornano» o «Gli ultimi soldati del Re». Ma – ai fini del convegno del 10 dicembre – è sicuramente il valido punto di partenza che consentirà ai relatori-storici di rievocare le vicende del CSIR e dell’ARMIR, il sacrificio degli Alpini lombardi in Russia, la carica di Isbucenski, la tragica ritirata del Don, la tragedia dei prigionieri italiani in URSS assassinati nei Gulag.
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