mercoledì 9 dicembre 2009

Importante Convegno storico-culturale a Milano



Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'invito del

Prof. Giuseppe Manzoni di Chiosca:


TESTIMONI DELLA STORIA – EUROPA 2000

Eroismo, storia e letteratura
EUGENIO CORTI: UN GRANDE SCRITTORE LOMBARDO
Dalla Campagna di Russia ai giorni nostri


GIOVEDI’ 10 DICEMBRE 2009 – Sala Conferenze di PALAZZO REALE - MILANO

MATTINA (ore 10 – 12,30)

- Stefano Di Martino, vicepresidente del Consiglio Comunale di Milano e presidente del Convegno: introduzione e direzione lavori
- Luciano Garibaldi, direttore de I TESTIMONI DELLA STORIA e coordinatore del Convegno: introduzione sui «Testimoni della Storia» e breve descrizione del programma della giornata
- Eugenio Corti: proiezione del filmato con il suo saluto e le sue risposte alle domande dell’intervistatore
- Michele Mardegan, consigliere comunale PDL: «Perché chiesi e ottenni l’Ambrogino d’Oro per Eugenio Corti»
- Paola Scaglione: «Perché decisi di scrivere un libro su Eugenio Corti»
- Francesco Righetti, presidente dell’ACIEC: «L’attività e gli scopi dell’Associazione Culturale Internazionale “Eugenio Corti”»
- Rossana Mondoni, insegnante di Lettere e vicedirettore de I TESTIMONI DELLA STORIA:«Il livello letterario dell’opera di Eugenio Corti»
- Nelson Cenci, delegato dell’Associazione Alpini di Milano: «Il sacrificio degli Alpini lombardi in Russia»

POMERIGGIO (ore 15 – 18)

- Sergio Pivetta, autore di “Una guerra da signori”: «Storia del CSIR e dell’ARMIR»
- Giancarlo Cioffi, presidente della sezione di Milano “Savoia Cavalleria” dell’A.N.A.C.: «La cavalleria nella Campagna di Russia nel ricordo di un testimone»
- Luciano Garibaldi: «La ritirata del Don»
- Ugo Finetti, scrittore e storico:«Memoria e oblio del comunismo in Italia a 20 anni dalla caduta del Muro di Berlino».
- Krzysztof Strzalka, Console generale di Polonia a Milano, scrittore e storico: «La tragedia di Katyn è più che mai attuale»
- Renzo Martinelli, regista: «Da Katyn a Porzus»
- Alberto Leoni, scrittore e storico: «Le Medaglie d’Oro italiane e in particolare lombarde sul fronte russo»
- Cesare Cavalleri, direttore dell’ARES: «Come fu che scoprii il grande talento letterario di Eugenio Corti. Breve storia dei suoi libri».

------------------------------------------

Un convegno, di una giornata, in onore di Eugenio Corti

MILANO. Eugenio Corti, l’autore de «Il cavallo rosso» e di altri celebri romanzi, è uno degli scrittori lombardi più amati nel mondo. In suo onore si terrà, giovedì 10 dicembre, a Palazzo Reale, una giornata di studi volta a spiegare le ragioni del successo di questo grande autore brianzolo ottantottenne e, al tempo stesso, a rievocare il sacrificio di migliaia di combattenti lombardi durante la Seconda Guerra Mondiale. Nella circostanza, scrittori, letterati e storici sono stati mobilitati dall’Associazione «Testimoni della Storia», facente parte del Centro Ricerche, Studi e Iniziative «Europa 2000», che, con il patrocinio e la collaborazione della presidenza del Consiglio Comunale di Milano, ha organizzato l’evento che avrà per titolo: «Eroismo, storia e letteratura. EUGENIO CORTI: UN GRANDE SCRITTORE LOMBARDO. Dalla Campagna di Russia ai giorni nostri».

Prenderanno parte ai lavori – presieduti e diretti da Stefano Di Martino, vicepresidente del Consiglio Comunale di Milano - scrittrici e docenti come Paola Scaglione, biografa di Corti, e Rossana Mondoni, insegnante e scrittrice; storici come Ugo Finetti, Alberto Leoni, Luciano Garibaldi; testimoni della storia come Nelson Cenci, Sergio Pivetta e Giancarlo Cioffi, ex combattenti ed esponenti di Associazioni d’Arma (Alpini e Cavalleria); personalità della cultura come Krzysztof Strzalka, console generale di Polonia a Milano, scrittore e storico, Renzo Martinelli, regista, Francesco Righetti, presidente dell’Associazione culturale internazionale «Eugenio Corti», Cesare Cavalleri, direttore di «Studi Cattolici» e della Casa editrice ARES che nel 1983 pubblicò per la prima volta «Il cavallo rosso», giunto oggi alla 24.a edizione e tradotto in otto lingue, tra cui il giapponese. Un libro che rappresenta uno dei più clamorosi eventi letterari del secolo appena trascorso, con varie riduzioni per le scuole (Mursia e Mondadori): una emozionante cavalcata nella storia dal 1940 agli Anni Settanta, con epicentro in Lombardia, Russia e Germania. Non è certo l’unico libro, anche se sicuramente il più «sofferto» (Corti impiegò undici anni a scriverlo), del grande scrittore brianzolo del quale non si possono non citare romanzi come «Catone l’Antico» e saggi storici come «Processo e morte di Stalin», «I più non ritornano» o «Gli ultimi soldati del Re». Ma – ai fini del convegno del 10 dicembre – è sicuramente il valido punto di partenza che consentirà ai relatori-storici di rievocare le vicende del CSIR e dell’ARMIR, il sacrificio degli Alpini lombardi in Russia, la carica di Isbucenski, la tragica ritirata del Don, la tragedia dei prigionieri italiani in URSS assassinati nei Gulag.

Nessun commento:

Posta un commento