sabato 28 novembre 2009


Quella strana voglia di sentirsi vittime


Sono stato oggi, perché invitato, agli Stati Generali degli Immigrati; iniziativa lodevole. Seconda edizione in “Autoconvocazione”. Sede importante: Il Teatro Dal Verme, Milano, Lombardia.

Sebbene invitato, arrivo di soppiatto e mi accomodo in ultima fila, il posto migliore per riflettere senza doveri di rappresentanza. Devo dire che il teatro, ben ricostruito, si presta.

L’inizio sorprende: Si parla di investire, o meglio re-investire in Africa, di cooperazione internazionale, di sviluppare i paesi di provenienza, che gli immigrati devon essere “veicoli” di sviluppo e promozione. Sia locale (territorio italiano) che nei paesi d’origine….Ma…dove sono? Vuoi vedere che finalmente qualcosa cambia? Siamo sulla strada giusta. Non tanto per la soluzione al flusso migratorio, quello c’è e ci sarà sempre, ma per un cambio generazionale, nel modo di vedere le cose. Infatti in teatro ci son un sacco di giovani…..

Ma il bel gioco, dura poco. Si sà. S’avvicendano sul palco interventi “politici” che incitano alla riaffermazione dei diritti, negati, degli immigrati ( ma se son in regola e non turbano l’ordine pubblico, chi glieli nega); poi 3 sindacalisti (CGL /CISL), anche loro contro le discriminazioni sul lavoro: Ma si son accorti che siamo in crisi occupazionale e il lavoro (in genere) scarseggia in Europa? Mentre c’è da fare, e parecchio, in Africa, China, India ecc ecc. Parla l’On. Bonino….vabbeh, no comment.

Sorvolo, anche per par condicio, sulla contestazione ad Attilio Fontana, sindaco di Varese latore, tutto sommato, di un messaggio di concretezza lombarda. Non colto.

Ora, quello che mi ha sempre sorpreso, viaggiando e conoscendo il mondo e soprattutto i PVS, è il complesso del razzismo. Pare ci sia una recondita voglia ancestrale di discriminazione raziale. Ma in Italia le leggi ci sono e ci sono per tutti. La Costituzione esiste, ed esiste per tutti; si tratta di conoscerla e condividerla. Quando si delinque, è il comportamento che rileva, non la razza. Anche il reato di clandestinità, On. Bonino, sanziona il comportamento di chi, scientemente, s’imbarca senza visto e per di più delinque, anche nel paese di partenza, per metter assieme quei 5, 6 a volte anche 10.000 euro da pagare ai “traghettatori”. Vogliamo intervenire alla fonte del problema?

Voto agli immigrati? Leggasi la Costituzione Italiana! Per inciso sono 40.000 all’anno i nuovi cittadini italiani, immigrati (dato fornito durante i lavori odierni) che, con il loro voto o chiedendo di essere votati, possono contribuire ai cambiamenti necessari. Ovviamente gli immigrati pagano le tasse e partecipano al PIL per il 10%, ci mancherebbe altro.

Insomma: O si ha voglia (la necessità politica?) di sentirsi minoranza, discriminati, ai margini…..oppure ci si da da fare. L’Italia, e la Lombardia in particolare, ha sempre accolto tutti.
Anzi, se mi si permettono le citazioni: “Milàn l’è un gran Milàn” e, integrale, “Chi volta il cù a Milàn, volta il cù al pan”. E ancora, Lucio Dalla :”Milano….ti fa una domanda in tedesco e ti risponde in siciliano ….”

Ore 14.00. Terminano i lavori, si riaccendono le luci in sala e….Surprise Surprise: I giovani sono quelli delle scuole, italiane; la maggioranza dei presenti in sala, italiani. Gli immigrati? Solo alcuni dei relatori. Testimoni comunque di storie di accoglienza e successo personale. Chi nelle organizzazioni sindacali, chi nel terziario, chi nell’imprenditoria e chi da intellettuale.
Quod bonum, faustum, felix fortunatumque sit.
C. B. G. – Destrafuturo -

venerdì 27 novembre 2009


FINI SUFFRAGIA REDDE


In preparazione delle elezioni politiche 2008, fu ritenuto necessario fissare le idee e il programma con cui A.N. si sarebbe presentata al voto.
Fini scelse la formula di “Conferenza Programmatica” - già sperimentata da A.N. a Verona e Napoli - da svolgersi a Milano in data 14/16 Febbraio 2008 il cui documento base, proposto e inviato ai dirigenti del Partito, si intitolava: A.N. UNA ALLEANZA PER L’ITALIA, ECCO LA SFIDA DEL FUTURO.
Scorrendo tale documento troviamo, per quanto relativo ai problemi etici :

- rifiutare quanto presentato come disegno di legge dall’allora Governo Prodi, di combattere l’accanimento terapeutico che nell’ottica di larga parte della sinistra, mira a introdurre l’eutanasia
- l’ultima cosa che ha bisogno l’Italia è una ulteriore penalizzazione della famiglia che invece sempre l’allora Governo Prodi, si apprestava a fare con l’iniziativa legislativa dei cosiddetti dico ovvero unioni di fatto
- che l’ultimo pedaggio ideologico da pagare al Governo Prodi era l’inserimento nell’ordinamento italiano delle norme cosiddette anti-omofobia
Per tutti questi motivi era necessario lanciare una grande battaglia perla difesa del diritto alla vita e della dignità della persona tramite:
- a) mobilitare i nostri rappresentanti nelle Regioni e negli enti territoriali perché sia assicurata la presa in carico del paziente da patologie gravi e l’affiancamento della sua famiglia
- b) sostenere in ogni sede iniziative in favore della famiglia e a contrastare forme giuridiche, quali pacs-dico-cus, che puntano non già al riconoscimento dei diritti individuali dei componenti delle coppie di fatto, ma a istituire modelli alternativi di matrimonio
- c) contrastare nel Parlamento e fra la gente le norme cosiddette anti-omofobia, in realtà gravemente lesive della libertà di espressione del pensiero.

Per quanto relativo a sicurezza e immigrazione dopo la premessa: "... i fatti di cronaca degli ultimi tempi – e prima di tutto la composizione della popolazione carceraria – dimostrano come la non integrazione, l’ingresso indiscriminato di persone che non hanno un lavoro e mezzi per sostenersi, causino giocoforza l’aumento esponenziale di fattispecie delittuose" veniva richiesto, con tutti i mezzi a disposizione:

- norme più severe contro l’immigrazione clandestina e contro il nomadismo incontrollato aggiungendo noi non solo difendiamo la Fini-Bossi, ma chiediamo ai cittadini sostegno per modificarla per quanto riguarda l’espulsione dei clandestini in termini ancora più severi e restrittivi
- chiedere l’inserimento dell’esame della lingua italiana, oltre che il giuramento sulla Costituzione, ai fini del conseguimento della cittadinanza da parte di chi ne ha i requisiti di legge
Questi, e quelli dei Congressi di Fiuggi e di Bologna e delle Conferenze programmatiche A.N. di Verona e Napoli sono i principi ed il programma che abbiamo accettati e votati e che il Governo, voluto e votato da noi, deve fare.
Noi abbiamo seguito e appoggiato il Fini 2008 ( e precedente ) non appoggiamo e seguiamo il Fini 2009.
Le esternazioni di Fini ultima edizione, i sui distinguo, i bastoni fra le ruote che mette all’azione del Governo non sono quello che abbiamo voluto con i nostri voti, ma seguono un disegno preciso il cui unico scopo è sostituire il premier votato da noi, cioè Berlusconi.
Legittimo cambiare parere e opinione, ma non è lecito mantenere posizioni ottenute con premesse e promesse successivamente non rispettate.
Abbiamo seguito e votato Fini per quelle premesse e promesse. Ha preso i nostri voti per queste. Non le ha mantenute. Deve renderci i nostri voti.

FINI SUFFRAGIA REDDE


Destrafuturo - PUM -

giovedì 26 novembre 2009

DESTRAFUTURO con SILVIO BERLUSCONI

BERLUSCONI - Azzardato ma contrattacca

Agenzia ANSA
Venerdì 27 Novembre 2009 08:44

Berlusconi prepara l'espulsione di Fini e sfida il soviet dei magistrati

“Siamo in guerra civile”, ha detto il presidente del consiglio nel corso dell'ufficio di presidenza del Pdl in corso a Palazzo Grazioli, secondo quanto riferito da alcuni presenti. Da parte di alcuni magistrati, ha proseguito Berlusconi, c'è il tentativo di buttare giù il governo e la maggioranza eletta democraticamente dai cittadini. Il cavaliere ha citato i processi che lo vedono coinvolto a Milano, le indiscrezioni su presunte nuove azioni della magistratura, ma anche i casi di Nicola Cosentino e da ultimo di Renato Schifani. A proposito del sottosegretario all'economia, il premier si è addentrato nelle accuse mosse dai magistrati napoletani ed in particolare su una circostanza ha parlato di fatto paradossale. L'Ufficio di Presidenza del Popolo della Libertà, al termine di una riunione nel corso della quale sono stati presi in esame tutti gli aspetti dell'attuale momento politico, ha poi approvato il seguente documento: “Anche il corso dell'attuale legislatura è stato turbato dall'azione di una parte tanto esigua quanto dannosa della magistratura, dimentica del proprio ruolo di imparzialità. Si tratta di una questione che è giunta ormai ad intaccare la natura stessa della democrazia, che si fonda cioè su un corretto e giusto equilibrio fra i diversi poteri e ordini dello Stato. Questo equilibrio, che le diverse tradizioni politiche che contribuirono a scrivere la nostra Carta Costituzionale avevano cercato di garantire e di preservare, è completamente saltato, soprattutto dopo le vicende giudiziarie che hanno travolto il sistema politico della cosiddetta Prima Repubblica. Cosicchè l'Italia è l'unico Paese in cui la magistratura ha finito per acquisire un peso così abnorme nella vita democratica e di converso il potere politico fondato sulla sovranità popolare rischia di apparire impotente a svolgere le proprie finalità. Questo problema non riguarda una sola persona o un solo partito ma la natura stessa della democrazia e la capacità di chi è investito di una responsabilità politica di adempiere alle proprie responsabilità nei confronti dell'intero Paese. Per questo il Popolo della Libertà si sente impegnato a sostenere con forza in Parlamento una riforma delle istituzioni che consenta una maggiore efficacia dell'azione dell'esecutivo, anche nell'ambito dell'elezione diretta del capo del governo e di un sistema di contrappesi fondati anche su un maggior potere di controllo e di indirizzo del Parlamento. Nel contempo il Popolo della Libertà ritiene urgente una riforma della giustizia che ridisegni i rapporti fra i diversi poteri e ordini dello Stato, nel segno dell'equilibrio e della reciproca autonomia e indipendenza. Nell'ambito di questa riforma complessiva della giustizia si pone anche l'opportunità di una legge che ponga un limite alla durata indefinita dei processi, che rappresenta di fatto in Italia una pena aggiuntiva, giustamente condannata dalla Corte europea dei diritti. Infine si è stabilito di riproporre in veste costituzionale il contenuto del Lodo Alfano”. L'Ufficio di Presidenza ha dato mandato ai coordinatori nazionali di presentare entro la prossima settimana le proposte riguardanti i candidati alle prossime elezioni regionali. Inoltre l'Ufficio di Presidenza ha dato incarico alla Consulta Riforme e problemi dello Stato di avviare “l'esame delle proposte relative alla questione della cittadinanza verificandone anche la sintonia con il programma di governo sottoposto agli elettori. Mentre ha ribadito che ogni ipotesi di voto ai non cittadini italiani è estranea al programma e alla linea politica del Popolo della Libertà”. L'Ufficio di Presidenza ha infine approvato l'avvenuto avvio della campagna tesseramento 2009-2010 e le relative iniziative che il Popolo della Libertà organizzerà nel fine settimana 12-13 dicembre in tutte le principali città italiane. “Tutti i punti del presente documento sono stati votati all'unanimità dai componenti dell'Ufficio di Presidenza”.
.

martedì 24 novembre 2009

Circolo del Buon Governo di Milano



Care Amiche e Amici,


il Circolo del Buongoverno di Milano è lieto di invitarVi alla conferenza inaugurale del suo X anno di attività che si terrà lunedì 30 novembre alle ore 18.30 presso la sede di via Marina 1. L’incontro, dal titolo “I percorsi della politica dalla formazione all’amministrazione: le esperienze dei giovani” vedrà come relatori l’On. Lara Comi, deputata al parlamento europeo nel gruppo PPE – DE, Lorenzo Malagola, consigliere comunale di Milano, Nicolò Mardegan, consigliere provinciale di Milano. Avremo modo di ascoltare le esperienze di chi, pur venendo da percorsi diversi, è arrivato alla politica attraverso la formazione, in un periodo in cui questa diviene fondamentale per la costruzione dell’anima comune al PdL.


Simone Crolla
Presidente del Buongoverno di Milano
Giovannipio Gravina
Segretario del Buongoverno di Milano
Via Marina, 1
02 7771141
02 77711431
info@ilcircolo.mi.it
http://www.ilcircolo.mi.it/


Iscriviti al gruppo de “Il Circolo del Buongoverno di Milano” su Facebook
.

lunedì 23 novembre 2009

IL BORGHESE del nord (rivista mensile di destra)


E’ finalmente in uscita, il prossimo dicembre, in tutte le edicole e librerie, il mensile “di destra” IL BORGHESE del Nord, nuova edizione della storica rivista fondata da Leo Longanesi.

L’editore è l’imprenditore Luciano Lucarini, il direttore è il giornalista Roberto Timelli. Vuoi sostenere questa importante iniziativa culturale ed editoriale?

Puoi scrivere articoli e recensioni (di politica, storia, cultura, arte, economia, società, costume, cinema, spettacolo e sport) e collaborare attivamente alla diffusione della rivista (abbonamenti, pubblicità, presentazioni ed eventi).

Informazioni e contatti:

www.destra-dx.it - www.il-borghese.it

robertojonghi@libero.it – 346.7893810

.


sabato 21 novembre 2009

Incontro Destrafuturo

Numerosi esponenti di Circolo del PdL si sono incontrati oggi al primo sabato politico di Destrafuturo, confermando i valori espressi nell’atto di fondazione del PdL e concordando di:

- riaffermare i principi a fondamento della Destra espressi nell’atto costitutivo del PdL
- promuovere maggiore partecipazione e coinvolgimento nelle scelte e direttive del PdL sia zionali che locali, a partire da Milano
- richiamare il Governo al rispetto del programma elettorale presentato agli elettori e da loro votato
- contribuire con una partecipazione competente e attiva alle decisioni e azioni delle amministrazioni
- organizzare convegni tematici con la partecipazione dei relativi responsabili

L’atmosfera particolarmente partecipativa di tutti gli intervenuti incoraggiano a proseguire, con cadenze fisse, nell’organizzazione dei “sabati politici”

Carlo Brignolo Gorla
Portavoce – Destrafuturo -

venerdì 20 novembre 2009

giovedì 19 novembre 2009

Milano: incontro-cena del PDL con SILVIO BERLUSCONI


VENERDI 27 NOVEMBRE 2009 – ORE 20.00
A Milano, Spazio 90 di Via Mecenate 90

Cena del Popolo della Libertà con
SILVIO BERLUSCONI

IGNAZIO LA RUSSA
ROBERTO FORMIGONI
GUIDO PODESTA’
LETIZIA MORATTI


Quota di adesione 50,00 €, pagamento anticipato.
Posti limitati, tavoli da dieci, prenotazione obbligatoria entro lunedì 23.

Informazioni e prenotazioni: Roberto Jonghi Lavarini
robertojonghi@gmail.com - fax 02.31801315 - cell 346.7893810

DESTRAFUTURO sabato a Milano


DESTRAFUTURO
nel POPOLO DELLA LIBERTA'



Abbiamo il piacere di invitarVi alla presentazione di DESTRAFUTURO, dal momento che tale iniziativa politica e culturale (di destra) è stata accolta con grande interesse sia dai vecchi iscritti AN che da nuovi sostenitori del PDL.



Sabato 21 Novembre - Ore 14.45
Presso il Circolo Arti e Professioni
In Via Strambio 9 a Milano
(Zona Città Studi - Citofono Siciemme)




Interverranno storici esponenti della destra milanese, fra i quali:

Flavio Nucci, Antonio De Simone e Dario Vermi



Contiamo sulla Vostra presenza numerosa.



Dott. Carlo Brignolo Gorla (Portavoce)
Ing. Michele Puccinelli (Coordinatore)

destrafuturo@gmail.com

mercoledì 18 novembre 2009

Importanti iniziative culturali ed editoriali


Importanti iniziative, culturali ed editoriali, che partono da Milano:


Venerdì 20 Novembre – Ore 16.00
Presso gli uffici della Società Lasergrafica Polver
In Via Kramer 17, a Milano (Zona Porta Venezia)


Riunione del "Comitato Promotore",
aperta a sostenitori, collaboratori e simpatizzanti
(sopratutto giornalisti ed esperti di comunicazione),
con il seguente Ordine del Giorno:


Rivista Mensile “IL BORGHESE” del Nord
www.il-borghese.it

Movimento Identitario NOI POPOLO

Progetto Futurista ALTAVIA Milano
www.altaviamilano.it

Comitato MILANO CAPITALE

Per poter partecipare all’incontro è necessario contattare
la responsabile della Redazione e della Segreteria,
presentandosi e confermando la propria presenza:

Signora Luisa
346.0876524
free.box@libero.it
.
.
.

giovedì 12 novembre 2009

La Milano del futuro: "Da Linate a Rho in funivia"



"Da Rho a Linate in funivia a un euro"
Articolo di Dino Bondavalli
(Libero Quotidiano, me 11.11.2009)

http://www.libero-news.it/articles/view/592458

Lunedì incontro col sindaco di Peschiera


Primo passaggio ufficiale per Altavia Milano, la funivia che nel giro di qualche anno dovrebbe collegare l’aeroporto di Linate alla fiera di Rho. Lunedì prossimo il futuristico progetto per la nuova “metropolitana volante”, che prevede la realizzazione di otto stazioni intermedie in zone strategiche della città, verrà infatti presentato all’amministrazione di Peschiera Borromeo, Comune sul cui territorio dovrebbe sorgere uno dei due capolinea della funivia. Obiettivo della presentazione, quello di «illustrare l’opera al sindaco - spiega Massimo Grecchi, uno dei progettisti - e sondare la disponibilità dell’amministrazione a darci un’area di almeno 4-5 ettari nella quale abbiamo intenzione di realizzare un parcheggio per 2-3 mila auto a servizio di chi arriva dalla zona Nord-Est dell’hinterland». Nei piano degli ideatori la nuova funivia, che con 18 chilometri di percorso sospeso rappresenterebbe la linea più lunga al mondo, sarà infatti non solo un’attrazione turistica in grado di proiettare Milano nel futuro, ma anche un mezzo di trasporto per migliaia di pendolari che ogni giorno raggiungono la città per motivi di lavoro o studio. Viaggiando sospese sopra la città a quasi 90 metri di altezza, 180 cabine da 26 posti a sedere collegherebbero Linate alla fiera di Rho in 55 minuti, facendo tappa nelle nuove stazioni “aeree” di Città studi-Politecnico, giardini di Porta Venezia, Arena-Parco Sempione, (continua)...



mercoledì 4 novembre 2009

E se...esportassimo Cultura?


Perchè no? Lo spunto viene dalla mia recente visita a Tripoli e, soprattutto, da lunghe chiaccherate nelle altrettanto lunghe, e piacevoli, serate "tripoline". Al caffè, come da noi non si fai più da anni, con Aziz Ben Younes (nella foto); caro amico libico.

Soprattutto per dare un taglio positivo ad un paese che sta di fronte a noi ma è solo noto, o propagandato, per i gommoni, le "carrette" del mare e non per un vincolo culturale che, a ben vedere, ancora ci lega. Per dirla con De Turris (vedi ns. blog 13 ottobre 2009) "La cultura non è solo di sinistra. Ma la destra non vuole capirlo"

Il paese è in grande evoluzione, decine e decine di cantieri aperti che lavorano "H24", come si dice. Pensando al futuro "turistico" Servirebbe una ferrovia "leggera", più che l'autostrada; per quest'ultima basterebbe una cosrsia in più....
Una voglia di intraprendere commovente, disordinata, allegra...mette di buon umore se si pensa a chi, in Italia è cronaca di tutti i giorni, s' arrampica sui sui tetti o la cui piccola impresa è ormai decotta mentre là avrebbero sicuramente un futuro. Il popolo Libico: La voglia di essere artefici del proprio destino, del proprio sviluppo pur con mille difficoltà. Un esempio da chi, più a sud del nostro sud, ha voglia di fare.
Si ma..in tutto questo la cultura che c'entra. C'entra eccome. Siti archeologici, e architetture più recenti, testimoniano come noi Italiani là ci siamo stati...si daccordo, un pò "all'italiana" è vero ma ora possiamo rifarci, partendo prorio da questo. Dando un contributo, una mano a restaurare, conservare, valorizzare e sfruttare al meglio il patrimonio culturale non indifferente e che ha bisogno di interventi.

Senza contare che accordi di questo tipo darebbero opportunità, prestigio e risorse alle università Italiane, ai nostri giovani ricercatori e anche qualcuno che laggiù, invece di saltare sul "gommone", potrebbe imparare un mestiere.
Se le Ministre Brambilla e Gelmini e altri di buona volontà ci volessero riflettere, siamo a disposizione.
Carlo Brignolo Gorla
Destrafuturo

lunedì 2 novembre 2009

Comune di Milano: rimpasto in Giunta.


Il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato ha ottenuto dal sindaco Letizia Moratti la delega al Traffico, della quale non si occuperà, dunque, più l’Assessore Edoardo Croci, che rimane responsabile di Mobilità e Ambiente ed è divenuto vicepresidente del Coordinamento Nazionale “Agende 21 locali italiane”.Cambiano anche gli incarichi di altri Assessori: Giovanni Terzi (Attività Produttive, Lavoro e Occupazione) avrà anche la delega per il coordinamento delle attività relative alla realizzazione del nuovo modello di gestione delle scuole civiche oltre all’indirizzo e al controllo della successiva gestione. Terzi si occuperà, inoltre, della promozione e sviluppo delle attività produttive agricole, definizione e gestione dei rapporti contrattuali con le aziende del settore di proprietà comunale.All’Assessore Mariolina Moioli (Famiglia, Scuola, Politiche Sociali) è stata conferita la delega per l’indirizzo e il controllo delle attività della Fondazione Welfare Ambrosiano, mentre l’Assessore Andrea Mascaretti (Aree cittadine e consigli di zona) ha acquisito la delega per il progetto Ambrogio per il monitoraggio delle segnalazioni e delle richieste dei cittadini che verrà presentato a breve.Carlo Masseroli (Sviluppo del Territorio), infine, avrà la delega per la definizione delle politiche relative all’housing sociale.




"Super De Corato, trionfa la destra anti-chic"


Da IL GIONALE

di domenica 1 novembre 2009




Politico vecchio stampo e senza fronzoli, vicesindaco da 12 anni, a ogni elezione si parla di un suo ridimensionamento Ma lo «sceriffo» macina consensi e pragmatismo. E quando c’è una missione impossibile si torna da lui: ora è il traffico (...) nomadi importuni, vandali, schiamazzatori, writers o artisti da strada che dir si voglia.«A un anno e mezzo dal voto il traffico poteva essere più un problema che un’opportunità. Ma sono abituato ad avere gli occhi addosso e a tentare missioni impossibili, come era accaduto con il restauro della Scala, che ricordo come uno dei momenti più belli» confessa con un po’ di nostalgia. Il restauro del Piermarini è stata una delle grandi e contestate imprese della giunta Albertini, di cui De Corato era fidato vicesindaco e apprezzato consigliere. I rapporti tra i due erano così affettuosi che un giorno (e proprio alla vigilia di scossoni di giunta) scapparono insieme per un atterraggio da bambinoni sulla portaerei Enterprise in navigazione tra la Sardegna e le Baleari.Poi è arrivata Letizia Moratti e molti hanno pensato che con la raffinata signora, il campione della destra antichic non sarebbe riuscito a mantenere intatto l’incarico di numero due. Pagava la fedeltà a Gabriele Albertini e la scarsa sintonia con Ignazio La Russa, in tempi in cui l’antagonismo all’interno di An era forte e Milano non appariva generosa con l’anima sociale. Invece è riuscito a sorprendere. De Corato e Moratti si erano conosciuti nel 1994, quando lei era presidente della Rai e lui membro della commissione di vigilanza. Uomo serenamente vecchio stampo, non è di quelli che fanno finta di non vedere la differenza tra un maschio e una femmina: «Mi aveva colpito per la sicurezza con cui una donna teneva testa agli attacchi, dopo decenni di strapotere della sinistra». Le promise «lealtà» e la neo sindaco decise che aveva tutto da guadagnare a tenersi a fianco un uomo forse non di limpido eloquio ma che in compenso conosceva alla perfezione ogni sussulto della macchina comunale, saldamente di An senza essere eccessivamente ancorato al partito.Alla fine, rimase vicesindaco, sia pure con le unghie e le deleghe spuntate. Negli anni di Albertini era stato plenipotenziario a Lavori pubblici, Verde, Arredo urbano, Edilizia, aveva gestito cinque miliardi di opere pubbliche in dieci anni, come dire quasi una finanziaria. Sotto il regno di Letizia manteneva solo la delega alla sicurezza, più politica che operativa.Non è il tipo che fa tragedie e dopo un primo periodo di spaesamento, rieccolo protagonista. Gli avevano tolto l’amato dopo giunta, appuntamento settimanale di trasparenza assai apprezzato dai giornalisti, per riaffidarglielo pochi mesi dopo. Pian piano si è arrampicato sulle pareti di un incarico che calzava a pennello su di lui, amante dell’ordine al punto da aver meritato l’appellativo di sceriffo, forse anche per l’aria trafelata che sfodera nei suoi infiniti sopralluoghi tra piccole e grandi emergenze.Cibo avariato al ristorante? Arriva De Corato. Una siringa pericolosa ai giardinetti? Ecco De Corato. Non manca chi lo prende in giro per il presenzialismo che a volte lo conduce nei luoghi prima che le cose accadano, per la marea di comunicati stampa con cui invade le redazioni. Ma lui se ne frega del cool e delle gaffes e macina fiducia e consensi, pilastri su cui si regge la sua solida carriera politica. Nessun problema è troppo piccolo per De Corato. Quando gli hanno affidato l’emergenza strade, le troppe buche e l’eccesso di cause da parte dei cittadini che inciampavano tra le insidie del pavé, aveva preso talmente sul serio l’impegno da meritare il nomignolo di «Asfaltuma». Quando ha dichiarato guerra ai cartelli segnaletici, è diventato il depalificatore. In missione a New York dichiarò solennemente: «I nostri tombini funzionano molto meglio».Lo danno per vicino al capolinea a ogni vigilia elettorale o spiffero di rimpasto. Ma rieccolo lì, inossidabile e con l’aria di chi non dà troppo peso alle chiacchiere. Le mamme dei giardinetti che ha chiuso agli assalti, come è accaduto al parco delle Basiliche, lo adorano. I libertari cacciati non lo possono sopportare. «Appena qualcuno si diverte, De Corato fa tirare su una recinzione» si lamentano i detrattori nei blog. Lui propone di dare dieci anni di carcere a chi causa incidenti da ubriaco, guida battaglie come quella per cancellare via Leningrado. Domani, primo novembre, compie 58 anni. L’anno scorso i centri sociali lo avevano festeggiato con scrittacce sotto casa. La più gentile era «De Corato chi legge». Per lui è come se fossero medaglie. Alza le spalle e la barba rossa: «Ne ho viste tante...».