martedì 20 aprile 2010

Cultura e Politica - visti da ‘Destrafuturo’

Domenica 18, nel quadro delle manifestazioni per ricordare MARZIO TREMAGLIA, a

dieci anni dalla scomparsa, si è tenuto a Palazzo Isimbardi – a cura dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano una giornata di studi sul tema ’Cultura & Politica’.

Organizzato e condotto con la consueta abilità da Luca Gallesi, amico a collaboratore anche durante gli anni di assessorato in Lombardia di Tremaglia, il convegno si è svolto con un percorso di appassionate, lucide e sovente graffianti relazioni di studiosi di area e non, come testimoniano i nomi di:C.Cavalleri, G.de Turris, Giorgio Galli, L.Garibaldi, G.Parlato, G.Mazzotta, P.Petraroia, C.Risè, Stenio Solinas, M.Veneziani, S.Zecchi.

A fianco e a complemento gli interventi dei ‘politici’, il Presidente On.le Guido Podestà

che ha firmato anche l’invito alla manifestazione e l’On.le Massimo Corsaro – già collega in Regione di Marzio che ne ha tracciato un profilo umano, amicale, professionale e meta- politico, commovente quanto di assoluta precisione.

In apertura e chiusura gli interventi dell’Assessore alla Cultura Ing.Umberto N.Maerna

con una ribadita dichiarazione d’intenti circa itinerari e percorsi del suo mandato che ambiscono collocarsi nella – difficile quanto politicamente scorretta - strada tracciata da Marzio negli anni 1995-2000 del suo stupefacente lavoro in Regione Lombardia.

Pacato, calibrato, ricco di contenuti il saluto del figlio maggiore di Marzio - Andrea – intervenuto a nome della ‘Fondazione Marzio Tremaglia’ che sembra sin d’ora smentire

la norma per la quale, difficilmente, i figli eguagliano certi padri; fisicamente e intellettualmente sin d’ora già in virtuosa competizione con tanto Papà.

Una giornata carica di passione politica, di analisi non viziate dal conformismo commemorativo sempre in agguato in tali occasioni, ricche non solo di giustificate critiche e dei richiami dovuti per quanto la Destra ha mancato di fare - contraddicendo il lascito e l’esempio di Marzio Tremaglia – in questi anni, ma di suggestioni e sollecitazioni al presente che autorevolmente cancellano le tentazioni al nostalgismo.

Conclusione obbligata: l’unica cosa che Marzio ci chiede – dieci anni dopo, oggi più che mai – è non di ricordarlo con le parole ma di emularlo nei comportamenti.

Dario Vermi

Milano, 19.04.2010

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